WCLC 2015: AZD9291 come terapia di prima linea e nelle linee più avanzate per il tumore al polmone non-a-piccole cellule con mutazioni nel gene EGFR
Sono stati presentati i dati aggiornati su AZD9291 ( Osimertinib ) in prima linea nei pazienti con carcinoma al polmone non-a-piccole cellule ( NSCLC ) in fase avanzata e positivi alla mutazione del recettore del fattore di crescita epidermico ( EGFRm ) e nei pazienti con tumore al polmone non-a-piccole cellule positivi per la mutazione T790M di EGFR, precedentemente trattati.
I dati, presentati al World Conference on Lung Cancer ( WCLC 2015 ) si riferiscono alla coorte di pazienti trattati in prima linea nello studio di fase I AURA-1 e ai pazienti trattati nelle linee più avanzate all’interno degli studi di fase II AURA extension e AURA-2.
I dati hanno dimostrato che, su un totale di 60 pazienti ai quali è stato somministrato AZD9291 una volta al giorno come terapia di prima linea, il 72% ( intervallo di confidenza [ IC ] pari al 95%, dal 58% all’82% ) ha registrato una sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) a 12 mesi.
Il tasso di risposta complessivo confermato ( ORR ) è stato del 75% ( IC 95%, dal 62% all’85% ).
La durata della risposta ( DOR ) più lunga è stata pari a 18 mesi.
Inoltre, sono stati presentati i dati emersi da due studi di fase II ( AURA extension e AURA2 ) condotti su pazienti precedentemente trattati e positivi alla mutazione T790M di EGFR.
Sebbene ancora preliminari, questi studi hanno mostrato che il profilo di efficacia e tollerabilità di AZD9291 è in linea con i dati riportati in precedenza.
Nello studio AURA extension ( n=201 ), l’ORR è stato del 61% ( IC 95%, dal 54% al 68% ); le mediane della sopravvivenza libera da progressione e della durata della risposta non erano calcolabili ( NC ).
Risultati simili sono stati riscontrati nello studio AURA2 ( n=210 ). L’ORR si è attestato al 71% ( IC 95%, dal 64% al 77% ); la mediana della durata della risposta è stata di 7.8 mesi ( IC 95%, da 7.1 mesi a NC ) e la mediana della sopravvivenza libera da progressione è stata pari a 8.6 mesi ( IC 95%, da 8.3 a 9.7 mesi).
Il profilo di sicurezza di AZD9291 riscontrato in questi studi è stato in linea con i dati ottenuti all’inizio dell’anno. Nella coorte di prima linea nello studio AURA-1 gli eventi avversi più comuni in tutti i gruppi di dosaggio e per tutti i gradi sono stati: eruzioni cutanee ( 77% dei casi per tutti i gradi, 2% nel grado 3 o maggiore ) e diarrea ( 73% dei casi per tutti i gradi, 3% nel gradi 3 o maggiore ).
Questi eventi avversi erano i più comuni anche nei due studi AURA di fase II ( AURA extension: eruzioni cutanee nel 40% dei casi per tutti i gradi, 1% nel gradi 3 o maggiore, e diarrea nel 45% dei casi per tutti i gradi, 1% nel gradi 3 o maggiore; AURA 2: eruzioni cutanee nel 42% dei casi per tutti i gradi, 1% nel gradi 3 o maggiore, e diarrea nel 39% dei casi per tutti i gradi, 1% nel grado 3 o maggiore ).
AZD9291 è un inibitore irreversibile e altamente selettivo che agisce sia sulla attivazione della sensibilizzazione EGFRm, sia sulla mutazione T790M che sviluppa resistenza, non interferendo con l’attività di EGFR non-mutato ( wild-type ).
I pazienti affetti dalla forma EGFRm del tumore al polmone non-a-piccole cellule, riscontrabile nel 10-15 % dei pazienti affetti da tumore NSCLC in Europa e nel 30-40% dei pazienti con NSCLC in Asia, risultano particolarmente sensibili al trattamento con gli inibitori della tirosin-chinasi di EGFR ( EFFR-TKI ) attualmente disponibili, che bloccano le vie di segnalazione cellulare che provocano la crescita delle cellule tumorali.
Tuttavia, i tumori sviluppano quasi sempre una resistenza al trattamento, portando alla progressione della malattia. In circa due terzi dei pazienti trattati con gli inibitori EGFR-TK approvati, ossia Gefitinib, Erlotinib e Afatinib, tale resistenza è causata dalla mutazione secondaria T790M. Allo stato attuale, non è disponibile nessuna terapia target approvata per il trattamento dei tumori con la resistenza a questa mutazione.
Dal 1 giugno 2015 circa il 2.9% degli oltre 1200 pazienti ai quali è stato somministrato AZD9291 in tutti gli studi ha evidenziato eventi classificati come interstiziopatia polmonare ( ILD ) per un totale di 35 eventi: 9 di grado 1, 6 di grado 2, 18 di grado 3 o maggiore, 2 attualmente non definiti.
Nel complesso sono stati riportati 4 decessi causati da interstiziopatia polmonare ( grado 5 ). ( Xagena2015 )
Fonte: AstraZeneca. 2015
Pneumo2015 Onco2015 Farma2015
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